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Una nuova libertà

La relazione, la socializzazione, la condivisione fa parte del vivere quotidiano dell’Essere Umano. Oggi più che mai queste parole hanno il sapore di Libertà. Diritto che per “ovvi” motivi oggi ci viene apparentemente limitato. Sta a noi oggi più che mai riprenderci quella libertà e guardarla con occhi diversi andando oltre agli effimeri confini della libertà di movimento e azione, e che sia finalmente libertà di conoscenza, di sapere e di pensiero. Impariamo da questa pandemia a non soffermarci ad una sola informazione che ci viene data, ma andiamo oltre e confrontiamoci stavolta non con le persone, non con i nostri amici, non con i nostri cari che ancora dobbiamo tenere “distanti”… Ma con il sapere, con la conoscenza e soprattutto con la voglia di essere liberi nel pensare. Solo così un giorno potremmo ritornare veramente liberi di relazionarci, di socializzare e di condividere.

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Pensieri poetici in tempo di Codiv

Ho trovato questa poesia e ho pensato di condividerla perchè esprime benissimo ció che stiamo vivendo tutti noi in questa primavera che non riusciamo a goderci..

Ci alziamo la mattina fuori c’è il sole ma c’è anche il virus. Muore il sorriso per un momento intanto che ci armiamo di pazienza e cerchiamo di non soccombere ai brutti pensieri. C’è il sole, i fiori, le rondini. Li guardi dalla finestra. Sei un po’ stanco. Ma sei vivo. Coraggio sempre. Arrendersi mai. Linda Valentinis

Ne usciremo più forti di prima 💪

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Esperienza personale da Volontario di Protezione Civile

Ciao, sono un volontario di Protezione Civile e in questa maledetta e invisibile “guerra” tra i molteplici servizi, stiamo consegnando anche la spesa a domicilio. Quando esco di casa, indosso le cuffiette e percorrendo la strada per arrivare in sede, mi fermo svariate volte, la prima a guardare la mia montagna e promettergli che un giorno tornerò a scalarla e guardare il mondo proprio da lì su, poi mi fermo a salutare “Marley” (labrador nero) che mi aspetta per ricevere le coccole e in questi 15 minuti di camminata penso: “che bello finalmente esco a prendere un po di aria fresca e farmi una passeggiata, ma appena girato l’angolo per entrare in sede inizia a salirmi la tensione, a mancarmi il respiro ed aver paura anche di abbassare una semplice maniglia. Poi quando incontri i tuoi amici e colleghi si ride e si scherza e si prende il servizio, si arriva al supermercato e anche li mentre ci consegnano i pacchi ci scappa una chiacchiera e una risata e si parte e…. …ed è proprio in questo momento che entro nella fase: “Maurizio fai attenzione a non toccarti la bocca, gli occhi e il naso con le mani, mi raccomando, anche se ti si appannano gli occhiali non toglierti mai la mascherina, ricordati di stare lontano dalle persone, fai attenzione a quando ti consegnano i soldi e mi raccomando usa il meno possibile le mani, se si rompe un guanto cambialo o meglio aggiungilo a quelli che già hai senza problemi. La “fortuna” vuole che con le persone piano piano ci stiamo entrando in confidenza e si ha quella sensazione di conoscerle da una vita, anche se conosciamo solamente il loro indirizzo e il loro nome che leggiamo sul foglio delle consegne. Qualcuno ci lascia una piccola donazione per un caffè, qualcuno non smette mai dirci “grazie” fino a quando non saliamo nuovamente sul furgone, ma tutti anche con un semplice sguardo ci dicono GRAZIE. Alla fine si rientra in sede, si disinfetta il mezzo si compilano le famose scartoffie, ci si saluta e si ripercorre la strada al contrario per tornare a casa e un pochetto mi tranquillizzo, ma ripenso se ho fatto veramente attenzione oppure qualche volta mi sono distratto e facendo un sospiro di sollievo continuo a ridere ripensando alle battute dei miei colleghi, del personale del supermercato e delle persone. Arrivo a casa, mi svesto mettendo fuori la divisa e vado a lavarmi le mani con disinfettante, spirito e chi più ne ha ne metta… e si spera di non essere stati contagiati. In conclusione da questa “guerra” invisibile che sto vivendo mi sta insegnando che quando non ce la facciamo con le nostre forze bisogna chiedere aiuto senza vergogna. Grazie a chi ha deciso di dedicare del tempo a leggere il mio pensiero, se posso darvi un consiglio valutate se mettere a disposizione un po di tempo della vostra vita ad aiutare chi ha bisogno anche di una semplice chiacchierata. Saluti, Maurizio 

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Ora d’aria

Strano perché se fino ad oggi non ho ancora iniziato a spacciare per procurarmi del denaro è giusto per paura di finire in galera … eppure eccomi qua!!! Praticamente è come se ci fossi 😅! Con la leggera differenza che povera ero e povera rimarrò! Ma tutto ok … A parte questo inizialmente ero anche positiva credendo che finalmente avrei avuto più tempo per potermi “confrontare” con quella maledetta vocina che abita il mio cervello da sempre, ma dopo un mese di quarantena ha iniziato ad essere controproducente visto che mi ci attacco neanche fosse mio marito 😟! (Conflitto emotivo) Ad ogni modo questa quarantena mi ha fatto capire ancora di più quanto siano essenziali i rapporti in generale nella vita… Mi piace pensare che quando sarà tutto finito saremo tutti un pizzico meno egoisti e che tutto questo ci abbia aiutato a pensare , a fermarci e riflettere per un secondo , a godere anche del silenzio che nelle grandi città come Roma (la mia città natale) molto spesso viene a mancare… Mi sento vulnerabile e penso che avrei bisogno di un ora d’aria