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Time

Il tempo corre e noi andiamo piano o noi corriamo dietro qualcosa che non si può rincorrere? La vita, il paradosso eterno.

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Pensiero sulla Natura

Non ti rivedrò più Natura così dolce così nuda. Ti piangi addosso nell’ umido del tramonto. Il gallo che canta alle 18 è stordito dalla normalità.

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Un nuovo inizio… (?)

Nessuno forse si sarebbe mai aspettato un evento del genere. In poco tempo un nemico “invisibile” ha cambiato radicalmente le abitudini umane, portandoci spesso a riflettere su noi stessi… a capire davvero cosa voglia dire l’isolamento dagli altri, la paura, l’attesa… abbiamo pensato a noi, al nostro presente, al futuro… ai nostri cari. Lentamente, come una candela ci siamo “spenti”, insieme a tutte le attività produttive, lasciando un gran silenzio dentro e fuori di noi… Questo momento difficile in realtà porta con sé anche una grande opportunità… quella del cambiamento. Impareremo forse a vivere meglio, riusciremo a prenderci più cura di noi stessi… saremo in grado di avere una visione diversa delle cose e delle persone che ci circondano, un po’ come fanno i bambini… magari torneremo anche a sorprenderci per ogni cosa. Ne usciremo più forti e lentamente ci riprenderemo… ritroveremo i luoghi, le persone, i familiari, gli amici… cureremo le ferite. Perché non cogliere davvero l’occasione per “fare pace” con la natura e darle più spazio e rispetto? Sarebbe una svolta. Davvero. Un nuovo inizio. Roma… come tante altre città italiane, immersa ormai nel silenzio da più di un mese, è ancora più bella. Al mattino si riescono a sentire “i rumori di fondo”… si percepisce un’aria “frizzante”, pulita, leggera… la natura respira, gli animali lentamente hanno ripreso gli spazi che gli abbiamo portato via in poco tempo. E se davvero riflettessimo anche sullo spazio che “ci è stato tolto” in questo periodo? Immaginando solo per un momento di poter essere noi quegli animali, a cui nel tempo è stato negato loro lo spazio…? Capiremmo. Ne usciremo migliori… sicuramente… ma, c’è bisogno di collaborazione, unità, rispetto, come ci sono stati in questo periodo. Così come ci prendiamo cura delle persone ammalate, dovremmo ritrovare un’umanità che lentamente abbiamo perso… prendiamoci cura di noi e di ciò che ci circonda. Possiamo fare la differenza… facciamola, adesso… diamo vita a un nuovo inizio. Roma, 25/04/2020

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Un Abbraccio

È in momenti come questi, che mi ritrovo a riflettere maggiormente su ciò che davvero conta per me. Mi rendo conto di come abbia dato, troppo spesso, per scontato un gesto, una parola di affetto, un’emozione. Prima ero sempre di fretta, mi sembrava di rincorrere il tempo e invece di dare il giusto valore alle cose, le incastravo come meglio potevo. Mi sentivo anche in colpa se non riuscivo a fare tutto ciò che desideravo, tra lavoro e affetti. Le giornate mi passavano veloci e la mia percezione era di non aver concluso nulla. Certo, magari ero riuscita a vedere per un’oretta una persona che non vedevo da tempo, o gli avevo dedicato qualche minuto della mia vita, ma non stavo facendo la cosa giusta. Perché ogni cosa merita il suo tempo. Ogni persona, ogni sensazione, merita di essere vissuta a pieno, non di corsa. Dopo più di un mese di lontananza forzata, mi rendo conto di quanto mi manchi l’abbraccio della persona che amo. E mi ritrovo a pensare al numero di abbracci che ci siamo dati in tutti questi anni e alla fine, per quanti siano stati, mi sembrano pochi. Sento maggiormente la sua mancanza, proprio perché non è scontato che nel fine settimana ci potremo vedere, anzi. Siamo sempre stati indipendenti, non avevamo “bisogno” di vederci per stare bene. Abbiamo due vite piene, con i nostri hobby, e forse era ancor più bello poi ritrovarsi insieme. È il nostro strano equilibrio, che ci permette di essere noi stessi e coppia. Ma ad oggi, mi rendo conto che qualcosa di sbagliato c’era. Quella maledetta domenica sera me la ricordo benissimo. A fine di un week end insieme, mi ha riaccompagnata a casa come sempre, ma siccome non volevamo fare tardi, ci siamo salutati velocemente. Un abbraccio, qualche bacio e poi ognuno è tornato a casa sua, pronto ad affrontare la settimana, in vista del prossimo week end. Week end che invece non è arrivato. Così mi dico che sono stata una sciocca, che avrei dovuto dedicargli più tempo, che mi sarei dovuta perdere in quell’abbraccio, che lo avrei dovuto baciare con più calore. Lo stesso vale per i miei affetti. Mi manca soprattutto poterli abbracciare, fargli sapere, fino in fondo che ci sono per loro. È vero che se ci si vuole bene, la distanza non conta, ma d’altro canto è vero anche che ti rendi conto del valore di una cosa, solo quanto ti viene tolta. Perciò voglio impegnarmi, non appena mi sarà possibile farlo anche concretamente e fisicamente, di vivermi più profondamente le cose. Di rallentare un po’ e di dedicare il giusto tempo a ciò che mi fa stare bene e so che fa stare bene chi amo.

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Con occhi nuovi

Che strano….. è servito un minuscolo, impercettibile essere per far capire al mondo che doveva fermarsi. Che forse era arrivato il tempo per vedere la vita da un altro punto di vista. Per far comprendere all’uomo la bellezza delle cose semplici, l’importanza degli affetti, il sapore della libertà…. Nella frenesia della nostra quotidiana vita quante cose ci siamo persi… Ora guardiamole bene e impariamo a farne tesoro per quando ricominceremo a gustarci davvero la vita. Buona osservazione

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Poche parole

Come sono belle le piazze di paese quando la prima luce del sole rimpiange la notte e il silenzio non è scomposto dal rumore delle macchine.

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Calma e cambiamento

“Ma la primavera non lo sapeva” Eh si, la primavera non lo sapeva ed è arrivata lasciandosi ammirare dalle nostre finestre. Era davvero tanto tempo che non passavo intere giornate a casa ed ora ogni giorno è apparentemente uguale e il tempo che passa quasi non lo vediamo o meglio non lo viviamo. Ho passato circa cento mila stati d’animo in questi giorni. Ho scoperto di essere cambiata e nn me ne ero mai accorta fino ad ora. Ora che controllo la paura e amo la quiete della mia camera e amo anche la primavera dal terrazzo. Io che ho sempre avuto paura delle malattie, che odiavo stare in casa, che i cambi di stagione dovevano essere il più possibile all’aperto. Mi guardo dentro e mi guardo intorno e credo che quando tutto questo finirà non lo scorderò mai, mai mai. Ho imparato così tanto facendo così poco.

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Tempo nuovo

La prima cosa che ho pensato quando il Presidente ha annunciato il lockdown è stata: questo sarà tempo nuovo. Non tempo morto, ma nuovo. Tempo che terrò annotato nei miei diari ed ora anche qui. Non voglio perderlo questo dono. Viviamo una vita scandita da ritmi serrati tra un appuntamento e l’altro ci è concesso vivere, mangiare, dormire. Ma quando ci ricapita un’occasione in cui possiamo riprendere in mano quel libro mai finito, o quella tela bianca mai dipinta. Quindi per me questa quarantena sarà ricca! Ricca di tutte le passioni che col lavoro e la frenesia avevo scordato. Passo le mie giornate a leggere, a dipingere a fare ogni mattina il saluto al sole. Credo che Covid ci insegnerà molto, ci ha regalato la possibilità di fare STOP di guardarci dentro e riscoprirci persone ricche di interessi e passioni. E io vi auguro con tutto il cuore di conservare per sempre la meraviglia di lasciare andare il tempo e poterselo godere tutto. Con amore e speranza per il futuro!:)