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Pensieri

Il futuro nel passato

Grazie a questa pandemia sto riscoprendo il piacere della lettura, e tanto per rimanere in tema ho deciso di approcciarmi ad un autore che di situazioni che sfuggono di mano all’essere umano causando minacce mondiali ne sa qualcosa. L’autore è Michael Chricton e il libro è MICRO. Una lettura che si sta rivelando sorprendentemente attuale nonostante il romanzo sia stato pubblicato nel 2008. Giusto per rendere l’idea, l’inizio della storia narra di un giovane ricercatore che indaga sulla scomparsa del fratello il quale lavorava in una azienda biotecnologica che si avvaleva di nanotecnologie e micro-robotica per l’estrazione di composti chimici da substrati naturali, da vendere alle grandi case farmaceutiche. Il romanzo appartiene al genere “giallo fantascientifico”, o perlomeno nel 2008 sarebbe stata questa la sua nicchia. Tuttavia leggendolo mi rendo conto di quanto gli argomenti trattati siano in realtà attuali, in fin dei conti è già da qualche anno che si sente parlare di nanotecnologie, modificazioni Genetiche al DNA e tutta quella serie di argomenti che fino al 2010 erano considerati futuristici e fantascientifici. Ci siamo dentro, ora siamo a tutti gli effetti in grado di modificare il DNA di un organismo per migliorarlo. Questo mi ha fatto riflettere su quanto in realtà certi autori siano stati visionari nelle loro opere predicendo involontariamente quel futuro che ad oggi è il nostro presente. Non dovremmo sottovalutare il potere dei libri, ma accoglierlo e farlo nostro.. rielaborarlo, perché esso è spesso indice di sapienza, o perlomeno di immaginazione, e in questo periodo più che mai ne abbiamo bisogno. Sia dell’una che dell’altra.